NUOVO DPCM
Nuovo Dpcm introduce il lockdown a zone. Cosa cambia per chi fa sport
Da giovedì 5 novembre le nuove restrizioni anti Covid firmate dal Presidente del Consiglio Conte. Chiudono i centri sportivi anche all'aperto nelle zone rosse. Consentito lo sport individuale all'aperto.
Parte giovedì 5 novembre la nuova stretta in tutta Italia per far fronte alla seconda ondata del coronavirus e non sarà indolore per gli sportivi che si trovano nelle zone rosse.
Il premier Giuseppe Conte ha firmato nella notte il nuovo Dpcm con le misure che saranno in vigore da giovedì e resteranno valide fino al 3 dicembre. Non sarà un lockdown nazionale, ma le restrizioni saranno differenziate per aree geografiche in base all'intensità dell'indice di contagio.
In linea generale l'Italia viene divisa in 3 aree di rischio e in quella dove il contagio è più diffuso e gli indici epidemiologici sono più critici (come ad esempio la Lombardia e il Piemonte, ma a rischio ci sono anche Valle d'Aosta, Calabria e Alto Adige) scatterà, di fatto, un lockdown molto simile a quello del marzo scorso. Si potrà uscire di casa solo per andare a lavorare, per fare la spesa, per motivi di salute o necessità. E per portare i bambini a scuola. Le regioni in zona rossa saranno comunicate nella giornata di mercoledì. Si attende in giornata l'ordinanza del ministero della Salute che identifica le tre fasce di regioni, a seconda del rischio contagio e della capacità di risposta del sistema sanitario.
Misure più leggere valide in tutta Italia
Il Dpcm è diviso in 12 articoli. Il meccanismo individuato dal decreto è quello di una prima linea di misure nazionali, più “leggere” e valide per tutti: coprifuoco alle 22, chiusura dei centri commerciali nel weekend, stop a musei e mostre, riduzione al 50% della capienza sui mezzi pubblici locali, didattica a distanza al 100% per gli studenti delle superiori, chiusura dei corner di giochi e scommesse all'interno di bar e tabacchi. Questi interventi varranno per tutta Italia e si vanno ad aggiungere a quelli già in vigore, come la chiusura dei bar e ristoranti alle 18. Nelle zone rosse anche per la seconda e terza media sarà in vigore la didattica a distanza.
Zone rosse e arancioni. Questi i limiti
Molto più duri sono, invece, i provvedimenti inseriti nell'articolo 1 bis - quello che riguarda le “zone arancioni” - e nell'1 ter, quello per le “zone rosse”, che resteranno in vigore “per un periodo minimo di 15 giorni”.
Nelle Regioni, province o Comuni che rientrano in queste aree sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita nonché gli spostamenti tra i comuni. Entrambi i divieti non varranno in caso di comprovate esigenze lavorative e di studio, per motivi di salute, per situazione di necessità e per accompagnare o riprendere i bambini a scuola. Chiusi anche i bar e i ristoranti: sarà consentito solo la consegna a domicilio e il servizio di asporto fino alle 22. Per le zone rosse, invece, dove la situazione è di “massima gravità”, sarà lockdown: vietato ogni tipo di spostamento, anche quelli “all'interno dei medesimi territori”, chiusi i negozi e i mercati, chiusi bar e ristoranti, sospeso tutto lo sport, possibilità di fare attività motoria “individualmente” e solo “in prossimità della propria abitazione” e attività sportiva all'aperto e da soli. Senza contare che, sia nelle zone arancioni che in quelle rosse, tornerà l'autocertificazione. Come a marzo e aprile.
Cosa accade per lo sport e per l'attività motoria
Nelle zone rosse sospese le attività sportive, comprese quelle presso centri e circoli sportivi, anche se all'aperto. È consentito "svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherine". Si può svolgere "attività sportiva esclusivamente all'aperto" e da soli.
Nel resto d'Italia i circoli sportivi restano aperti, ma è vietato l'uso degli spogliatoi.
LO SPORT IN SINTESI
NELLE AREE COMPRESE NELLA ZONA ROSSA
• Si potrà fare attività motoria (passeggiare), solo in prossimità della propria abitazione, e sempre rispettando la distanza di almeno un metro e con obbligo di mascherina.
• Si potrà fare attività sportiva all'aperto solo se individuale. La raccomandazione è di portare con sé la mascherina.
PER TUTTE LE ALTRE REGIONI sono confermate le attuali modalità per la pratica sportiva nei circoli e negli impianti sportivi all'aperto. Non si potrà usare gli spogliatoi.